I Fiori di Bach rappresentano uno dei rimedi naturali più diffusi al mondo, ma spesso si conosce poco della loro produzione e della differenza tra un approccio industriale e uno artigianale. Maurizio Di Leo, farmacista e fitoterapeuta, racconta la sua esperienza diretta e la nascita del suo laboratorio specializzato.
La formazione e l’inizio dell’attività
La storia comincia nel 1978, quando Di Leo ottiene la laurea in Arboricoltura presso la Facoltà di Farmacia di Urbino. In Italia la fitoterapia era pressoché sconosciuta, mentre in Francia era già una medicina ufficiale rimborsata dal sistema sanitario. Per questo si reca regolarmente a Parigi, formandosi con medici e acquisendo competenze pratiche.
Nel 1981 fonda il primo laboratorio erboristico a Casalecchio di Reno, iniziando a produrre preparati propri perché i prodotti in commercio non erano soddisfacenti. Da lì, l’attività cresce fino a diventare un’azienda di riferimento, con migliaia di clienti e collaborazioni internazionali.
L’inizio della produzione dei Fiori di Bach
Dal 1983 Di Leo importa i rimedi dal Bach Centre inglese, ma nel 1989, dopo l’acquisizione da parte di una multinazionale, decide di produrli autonomamente in Italia. Dal 1990 inizia la produzione artigianale, trovando i fiori spontanei sugli Appennini e sulle Alpi.
La differenza principale? Il clima italiano, con molte più ore di sole rispetto all’Inghilterra, che garantisce un’energia vibrazionale superiore ai rimedi.
Il metodo originale
- La produzione avviene seguendo fedelmente le indicazioni di Edward Bach:
- Raccolta in zone incontaminate lontane da strade e industrie.
- Utilizzo di guanti di seta per non contaminare le frequenze energetiche dei fiori.
- Lavaggio degli strumenti con acqua di sorgente locale.
- Infusione solare di 4 ore o bollitura a bassa temperatura per 45 minuti.
- Diluizione 1:240 in brandy per garantire la conservazione.
- Questa attenzione ai dettagli rende i Fiori di Bach artigianali italiani unici per qualità ed efficacia.
Le prove scientifiche
Nel 2007, analisi condotte all’Università di Torino con tecniche di cromatografia ad alta risoluzione hanno dimostrato la presenza di principi attivi, anche se in tracce. Inoltre, il Vision Lab di Zurigo ha certificato l’elevata qualità energetica dei rimedi, confermando l’efficacia vibrazionale che li caratterizza.
I benefici emotivi e psicosomatici
I Fiori di Bach non agiscono direttamente sul corpo fisico, ma sugli stati emotivi negativi: paura, ansia, stress, indecisione. La psiconeuroimmunologia dimostra come un disagio emotivo prolungato possa indebolire il sistema immunitario e aprire la strada a malattie croniche. I Fiori di Bach, riequilibrando le emozioni, contribuiscono quindi anche alla prevenzione.
Conclusione
La testimonianza di Maurizio Di Leo mostra come i Fiori di Bach, se prodotti artigianalmente con rigore e passione, possano rappresentare non solo un rimedio naturale efficace, ma anche un ponte tra scienza, natura e benessere interiore.
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